• Food Made in Italy: la trappola dell’ingrediente primario
Gli effetti collaterali dell’obbligo di indicazione di origine degli ingredienti
Perché l’obbligo entrato in vigore il 1 aprile 2020 ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) 2018/775, e i tanti Decreti Filiera dei governi italiani, rappresentano una minaccia per il Made in Italy agroalimentare? Lo spiego in questo articolo appena pubblicato sulla rivista Micro e Macro Marketing n. 1-2020 edita da Il Mulino. Per farlo, ho analizzato il Made in Italy da una prospettiva interdisciplinare, dal diritto all’export sino al marketing, e mostrato i rischi nei quali i produttori possono incorrere applicando la nuova normativa. Le contromisure sono limitate ma esistono e sono desumibili dalla letteratura scientifica e dalle prassi di marketing in materia di “paese di origine”. Una lettura raccomandabile a tutti gli operatori del settore[1].
[1]M.Ginanneschi (2020), Made in Italy agroalimentare e origine dell’ingrediente primario, Micro & Macro Marketing, n. 1/2020, pp. 169-189. https://www.rivisteweb.it/doi/10.1431/96403