• Dove sta andando il diritto agroalimentare

da | Nov 25, 2019 | 0 commenti

Si è tenuto A Firenze, organizzato da Associazione Italiana Diritto Alimentare in collaborazione con le Università di Firenze e Siena, l’importante convegno dedicato a “Le regole del mercato agroalimentare tra sicurezza e concorrenza”, due giornate (21-22 novembre) di intensi lavori intorno ai principali “cantieri normativi”: dal diritto all’informazione del consumatore all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale.

In effetti l’Unione Europea non ha ancora formalmente riconosciuto al consumatore un diritto a sé stante  all’informazione, anche se il Reg. 1169/2011 garantisce “protezione” alle sue esigenze. Il Codice del Consumo  italiano invece lo prevede espressamente come diritto “ad una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità”. Informazioni insufficienti o inadeguate configurano invece ipotesi di responsabilità del produttore. D’altra parte nell’ambito delle informazioni “volontarie” il produttore dovrebbe evitare confusione, ambiguità, slealtà verso gli altri concorrenti e affermazioni prive di fondamento scientifico.

Anche il tema della qualità ambientale degli alimenti, in attesa di una normativa europea e nazionale che vada oltre il biologico, suscita grande interesse (anche da parte del marketing). Si parla in questo caso di soft law, con riferimento al potere di orientamento e persuasione esercitato da documenti quali l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, con i suoi 17 goal di natura socio-economica e ambientale, due dei quali (il 2 e il 12) chiaramente richiamanti la sostenibilità (agricola, della trasformazione e del consumo). In attesa che la UE si doti di una propria strategia attuativa dell’Agenda 2030, gli operatori economici, singolarmente o in gruppo, si industriano a promuovere la sostenibilità ambientale degli alimenti tramite marchi e disciplinari di filiera di natura privata.

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