• Esercizi di futuro

da | Set 11, 2017 | 0 commenti

Aldo Schiavone
Storia e destino
Torino, 2007

Poco più di cento paginette, però da leggere e rileggere, per comprendere perché “ogni storia appare, a chi sappia leggerla, come la rivelazione di un destino”. E al centro del libro del Prof. Schiavone, è la storia e, per l’appunto, il destino dell’umanità. Questo saggio, un “esercizio di futuro”, è una lettura obbligata per coloro che, come chi si scrive, si occupano professionalmente di trend e scenari. “Storia e destino” contiene in nuce gran parte delle tematiche trattate molto più recentemente da Harari in Homo Deus. Ha però il pregio, nella sequenzialità dei ragionamenti stringenti dell’autore, di farci “sentire” il respiro della storia. La nascita dell’universo, il diffondersi della vita sulla terra, il proliferare di Homo Sapiens, il passaggio da preistoria a storia grazie all’affermarsi della tecnica, sino all’alba di una terza rivoluzione tecnologica che stiamo vivendo. Diecimila anni sono trascorsi tra la prima rivoluzione , quella agricola, e la seconda rivoluzione, quella industriale. Soltanto due secoli separano la seconda dalla terza rivoluzione (che non ha ancora un nome ma è sicuramente digitale e biotecnologica). E a noi osservatori viventi, il tempo pare accelerare sino al parossismo di una “singolarità” e il mondo diventare improvvisamente “piatto”.  Schiavone ci mette in guardia verso il rischio di smarrimento (iperconnessi nel presente eppure ciechi nei confronti di passato e futuro) ma anche di estinzione. E fa appello alla responsabilità e a quella scintilla di divino che può ancora albergare in noi affinché vi sia un domani meritevole di essere vissuto per l’umanità.

 

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